Il percorso per essere sostenibili nell’industria del 𝐑𝐞𝐭𝐚𝐢𝐥 in ottica omnichannel è fatto anche da piccoli passi.
Uno di questi, inevitabilmente, riguarda il packaging e il quantitativo di rifiuto che esso crea.
Secondo il consorzio COREPLA – Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica già nel 2016 l’e-commerce rappresentava il 15% del totale della plastica immessa al consumo in Italia: il 200% in più rispetto a dieci anni prima.
È chiaro che una logica di sviluppo 𝐞-𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐞 non può prescindere dall’impatto che le spedizioni degli ordini online hanno su questi dati.
Cosa potrebbe fare quindi un Retailer che necessariamente vuole sviluppare servizi omnichannel utili e sostenibili in questo senso?
Probabilmente seguire l’esempio di Oviesse, 😊
Ho effettuato un ordine online, dei completini per mio figlio, oltre alla tempistica, comunicazione ho apprezzato tantissimo il 𝐩𝐚𝐜𝐤𝐚𝐠𝐢𝐧𝐠!
Il mio stupore (positivo) per ciò che avevo visto era superiore a quello di aprire senza ritegno (come spesso accade 😅) la busta che conteneva il mio ordine.
Ho letto con piacere che era stata utilizzata una busta da 𝐩𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 riciclata, non conosco (per dovere di cronaca lo scrivo) i costi dell’utilizzo di questo imballo,
Ma, la sostenibilità così come la formazione, la sicurezza sul lavoro, non può essere vista semplicemente come un costo.
In conclusione è un piccolo esempio, ma se immaginate la mole di ordini online che sviluppa OVS S.p.A., che al posto di quelle buste poteva esserci della “normale” plastica, potete capire come questo abbia ridotto un impatto inevitabilmente negativo sull’ambiente.
È perfetto? No
È risolutivo? No
È importante? Si
Ogni passo, seppur piccolo, è importante.